Nazionale Alla ricerca dei sapori perduti

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DavidMilan.
view post Posted on 15/8/2009, 21:01




Ricordare che non siamo ancora qualificati per i Mondiali significa allenare la memoria. Nessun dubbio che la vera e unica impresa, a fronte di un sorteggio così spudoratamente benevolo, sarebbe finire agli spareggi, ma noi italiani siamo capaci di molto. La classifica del gruppo 8 continua a sorriderci, il 5 settembre ci misureremo con la Georgia a Tbilisi e il 9 con la Bulgaria a Torino. Insomma: gli strumenti per disinnescare la sfida di Dublino non mancano; tocca a Lippi sceglierli e usarli. Dal fallimento della Confederations Cup al cantiere di Basilea non era lecito prenotare balzi epocali. Il record di Fabio Cannavaro ha sequestrato la cornice del quadro: che un difensore di appena 1,76 sia riuscito ad arrampicarsi fino al Pallone d’oro e a 127 presenze conferma quanto, nella vita come nello sport, il carattere possa diventare bussola preziosa. Il problema, età a parte, è il deserto che lo circonda.

Era anche la partita di Criscito e Marchisio, schierati a sinistra. Criscito, testa alta e scudo basso, ha sfiorato il gol; Marchisio, felice nel dettare il lancio, se n’è mangiato uno colossale. La storia è un postino frettoloso: suona una volta, poi si scoccia e va via. Lo juventino, fra parentesi, non è abituato a giocare così esterno. A Lippi piace mescolare carte e stili. Ogni tanto esagera. Squadra leggera ma, per un tempo, abbastanza vivace e abbastanza aggressiva. Nella classifica Fifa, l’Italia occupa il quinto posto, la Svizzera il tredicesimo. Come noi, gli elvetici sono in corsa a pieno titolo per il Sud Africa.

Pirlo e Camoranesi, fino al cambio, hanno cercato di illuminare il sentiero, sprigionando la fiamma di un cerino. Manca, agli azzurri, l’uomo del primo dribbling e dell’ultimo passaggio. Ci ha provato Giuseppe Rossi. Ci sarebbe Cassano: terreno minato. La Svizzera, con Barnetta, ha timbrato una traversa e recuperato campo alla distanza. Piano piano, il tamburello si è spento. Le staffette non lo hanno rianimato, anzi. Il pareggio di Basilea fa salire a tre le partite consecutive senza gol: Egitto (0-1), Brasile (0-3), Svizzera (0-0). In compenso, era dal 6 giugno (3-0 all’Irlanda del Nord) che la difesa non ne incassava: grazie, Buffon. Ieri come oggi, la Nazionale di Lippi è questa: una squadra alla ricerca dei sapori perduti. Con altri uomini, con gli stessi metodi e il fascino di una burbera zitellona. Resta il nodo dell’attacco: va tagliato in fretta. (La Stampa)
 
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