| Ieri, mercoledì 30 settembre, è scaduto il termine entro cui l'affarista texano Tim Barton doveva versare un milione di euro di caparra per acquistare la società pugliese: l'interessato, però, ha chiesto un'ulteriore proroga ai Matarrese.
Sono ore cruciali in casa Bari, e lo si intuisce nelle parole dell'a.d Salvatore Matarrese: "E' una scadenza improrogabile che è sancita con un contratto preliminare firmato di comune accordo tra la parte venditrice e la parte acquirente, se non è arrivato nulla salta il preliminare".
In assenza del versamento della caparra di un milione di euro, quindi, la trattativa si chiude: lunedì scorso a Milano si era tenuta una riunione in uno studio legale di fiducia di Barton con l'intento "di chiarire, prima della scadenza del termine, alcuni aspetti tecnici, così non è stato e abbiamo ritenuto consono non continuare la riunione. Se non si rispettano i termini il preliminare è nullo, lo stesso preliminare è stato oggetto di una trattativa fra le parti e questo fa capire che durante la stesura dello stesso si è discusso e ci si è già confrontati".
Il preliminare firmato ad agosto aveva fissato a mercoledì 30 settembre la scadenza del termine entro cui il gruppo acquirente, impersonato anche dal mediatore biellese Alessio Mora, doveva versare un milione di euro di caparra. Entro il 31 ottobre, poi, Barton dovrebbe onorare il contratto pagando altri tre milioni di euro in contanti e la presentazione di fideiussioni di 18 milioni di euro, una garanzia necessaria perchè ci sia l'acquisto che verrà rateizzato nel tempo.
Nelle ultime ore, però, sembra che l'americano abbia spedito una lettera alla famiglia Matarrese a cui avrebbe richiesto una proroga per quanto riguarda il preliminare, proroga che Matarrese non sembra intenzionato a concedere: il club resta sempre in vendita, ma sarà essenziale "l'affidabilità dell'interlocutore. Non si può dire che noi non vogliamo vendere, i fatti parlano, abbiamo dato credibilità alla nostra posizione", ha concluso Matarrese.
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