Sampdoria, Del Neri 'Ora impariamo a difenderci'
La prima domanda per Luigi Del Neri: la Samp dopo questi sei gol non si sarà mica montata la testa? 'Voi vi montate la testa. Io, è difficile. Bisogna lavorare ancora molto, certo questa vittoria netta ha portato un po' di convinzione in più nella squadra e anche un po' di problemi in più. In queste partite, in questo periodo, ci sono e devono essere oggetto di studio. Il Lecce, comunque, è una buona squadra, è stato un test importante, anche in vista dell'inizio del campionato e anche perché è stata la prima volta che quasi e tutti gli undici sono rimasti in campo per tutti i novanta minuti'.
Bisogna ancora abituarsi ai due esterni difensivi molto stretti, che lasciano spazio alle ali. E ieri sera si chiamavano Defendi e Mesbah: 'Se ci troviamo di fronte un Cassano come faremo? Di Cassano in Italia ce n'è uno solo e per fortuna ce lo abbiamo noi e ce lo teniamo stretto. In ogni caso credo che la difesa debba difendere la porta, non la bandierina del calcio d'angolo. Bisogna anche che le punte imparino a marcare meglio il centrocampista avversario basso, quando ha la palla: diciamo che dobbiamo ancora toglierci un po' di ruggine del passato. Ognuno ha il suo modo di vedere il calcio. Secondo me, ad esempio, il calcio moderno non presuppone più due esterni difensivi bassi, ma d'attacco'.
La difesa in questo momento è il reparto che sembra dare meno sicurezza: 'Abbiamo preso due gol in superiorità numerica, è vero, ma i gol si possono sempre prendere. Direi che quelle due reti sono anche stata una conseguenza della stanchezza. Certo, possiamo e dobbiamo migliorare, lo so. Ma anche davanti, perché allora se vogliamo disquisire di quanto è successo in campo, segnalo che stasera siamo riusciti a creare dodici palle gol e abbiamo fatto solamente sei reti. Il 50%. Non va bene. Dobbiamo arrivare alla parità'.
Il tecnico blucerchiato muove anche un appunto: 'Dobbiamo imparare che se un giocatore avversario ha il pallone e si trova nella nostra zona, bisogna marcarlo. Stiamo facendo dei progressi, ma secondo me bisogna avere ancora un po' più di coraggio'. Del Neri sta concedendo fiducia ai giovani, a cominciare da Cacciatore: 'Dov'è il problema? Fabregas non è giovane eppure gioca già da tempo da titolare? Se uno è bravo, è bravo, non importa l'età anagrafica'.
(Il Secolo XIX)