[Confederations Cup] Official Topic

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SGGK Shino Aburame™
view post Posted on 15/6/2009, 14:57




RUSTENBURG, 14 giugno 2009 - Diciamo che noi abbiamo sofferto leggermente di più ad avere ragione della Nuova Zelanda. Il sofferto 4-3 in rimonta della squadra di Lippi è un risultato quasi tragico (se tralasciamo il fatto che la nostra era un'amichevole) alla luce della facilità con cui la Spagna spazza via gli oceanici. In un quarto d'ora Torres si regala una tripletta, poi la squadra di Del Bosque gioca una partitella di allenamento, in cui sono apprezzabili le geometrie, e in cui gli avversari fanno una figuraccia.

CONFRONTO IMPIETOSO — Se il mercato ci aveva fatto sentire piccoli e poveri nei confronti degli acquisti ripetuti di Florentino Perez, non ci consola certamente il confronto indiretto con gli spagnoli attraverso i rispettivi match contro la Nuova Zelanda. Guardando come la squadra di Del Bosque strapazza i neozelandesi, non concedendogli assolutamente nulla, risulta difficile ricordare come abbiamo fatto a incassare tre reti. La presunta forza fisica di Killen e compagni, unica arma riconosciuta dei campioni d'Oceania, non si nota contro le Furie Rosse, che li imbrigliano col solito gioco fatto di passaggi precisi e aperture puntuali sulle fasce. Insomma, la speranza è che la vera Italia sia più simile a questa Spagna che non all'Italia 2, se no sono dolori, in caso di incrocio in semifinale. E diventa ancora più importante vincere il girone, per pescare nella fase a eliminazione diretta uno dei tre "materassi" inseriti nel gruppo con Torres e compagni.


LA SPAGNA FA PAURA — La Spagna, infatti, fa paura: infila il 33° risultato utile di fila, la tredicesima vittoria consecutiva, nel giro di un quarto d'ora permette al suo centravanti, Fernando Torres, di realizzare una tripletta. El Niño prima si inventa un tiro a giro da fuori, poi piazza un piatto facile facile ma preciso, infine chiude di testa, con un gran stacco. Ok, gli fanno fare praticamente ciò che vuole, ma lui sbaglia poco. Sbaglia pochissimo tutta la Spagna, che non butta mai via il pallone, ma grazie ai vari Xavi, Xabi Alonso e Fabregas può permettersi un continuo gioco di triangolazioni palla a terra e aperture sulle fasce per le sovrapposizioni. A sinistra, soprattutto, Riera (che pure ha piedi meno educati del resto della compagnia di centrocampo), e Capdevila sfondano con regolarità, mettendo il piede in almeno tre dei gol realizzati, e in particolare nel quarto, quello di Fabregas. Poco testata e ingiudicabile la difesa (Ramos e Puyol si permettono sortite offensive e doppi passi), Villa trova il suo 29° gol con la Seleccion, raggiungendo Hierro al secondo posto della classifica storica, dietro solo a Raul. E parlando di record, quello di 35 partite senza sconfitte è alla portata: Iraq e Sud Africa difficilmente metteranno k.o. questa nazionale.

NUOVA ZELANDA VITTIMA — Se attendete da un momento all'altro l'esplosione del calcio degli All Whites, il consiglio è di ripassare più avanti. Questa nazionale ha ancora limiti enormi, sia in fase di costruzione che di fondamentali difensivi. L'unico schema contemplato sembra essere la palla lunga per Killen, che fa la torre per Smeltz, in difesa si ripetono errori inquietanti. Gli esterni Lochhead e Mulligan sbagliano davvero tutto, dalle diagonali difensive ai tempi per salire e mettere in fuorigioco gli avversari, alla marcatura sulle palle alte (Torres sul 3° gol sale in alto, ma nessuno lo contrasta). Boyens nel secondo tempo mette insieme un liscio incredibile, concedendo la palla del 5-0 a David Villa: se ne rende conto e ha la faccia di chi vorrebbe ripartire subito per Auckland. Vicelich pare il meno peggio dietro, Bertos il più intraprendente da metà campo in su. Poca roba comunque, davvero Smeltz e Killen ci hanno fatto tre gol?



Si, abbiam preso 3 gol dalla 90esima nel Ranking FIFA :wakka:

 
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nickg
view post Posted on 17/6/2009, 12:44




però significante la rimonta contro gli stati uniti... e lippi ci stupisce ancora come ai mondiali con i suoi cambi azzeccati... chissà che porti fortuna come nel 2006..............
 
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all-capone
view post Posted on 17/6/2009, 13:50




secondo me è presto parlare di mondiali. cmq la squadra c'è.
 
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jackyscipy
view post Posted on 17/6/2009, 17:09




la squadra c'è e anche tanto..piena di giovani talenti..
 
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all-capone
view post Posted on 19/6/2009, 06:34




CITAZIONE
Italia battuta dall'Egitto 1-0: semifinale a rischio
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Tutti con la testa a terra: a ringraziare Allah, e forse un po' anche gli azzurri e la loro incapacità realizzativa. La nazionale egiziana di calcio festeggia così un'impresa storica, la prima vittoria di una squadra africana contro l'Italia. Un risultato, 1-0, tutto sommato meritato nonostante le tante occasioni fallite dai campioni del mondo. Nel festival dello spreco si sono distinti a turno Iaquinta, Montolivo, Toni, Quagliarella e persino l'emergente Giuseppe Rossi, che pure qualche segno di vitalità lo ha dato anche in una serata così: ma anche il gol subito al 40' è un regalo azzurro agli avversari, con i centrali a spasso e De Rossi fuori tempo ad agevolare il colpo di testa vincente di Homos su angolo dalla destra. Piangono di commozione, i giocatori di Shehata e danzano in nome della solidarietà africana gli spettatori di Johannesburg, mentre gli italiani lasciano tristi il terreno di gioco dell'Ellis Park. Metafora di un'uscita di scena ancora più dirompente e a forte rischio ora per gli azzurri: quella dalla Confederations Cup, prova generale per Sudafrica 2010. Il 3-0 del Brasile agli Usa e la contemporanea sconfitta di stasera rendendono incredibilmente possibili moltissime soluzioni per il passaggio alle semifinali: ma per gli azzurri sembra obbligata la vittoria domenica a Pretoria contro la Selecao (e potrebbe addirittura non bastare...).

VECCHIO STAMPO - L'avvio aveva regalato un revival calcistico: l' Egitto campione d'Africa schierava un vero e proprio libero, Hani Said, staccato alla spalle di difensori disposti di conseguenza con la marcatura a uomo. Quanto all'Italia, confermato il rientro di Cannavaro (ora a quota 125 in azzurro, a una presenza da record di Maldini), mentre Santon nella vigente disfida generazionale azzurra soccombeva visto che inizialmente Lippi sceglieva Zambrotta sulla destra. La vera sorpresa però stava nella posizione iniziale di Giuseppe Rossi nel tridente avanzato. Il giovane paisà giostrava centrale mentre Iaquinta stava a destra e Quagliarella a sinistra. I primi 20' di gioco inconcludente (solo un tiraccio alto di Rossi) spingevano però il ct azzurro ad adottare la formula della geometria variabile: in avanti i tre ruotavano e anche il modulo cambiava continuamente a seconda degli spostamenti di Pirlo. Le cose azzurre andavano meglio: ne sortivano una botta di Iaquinta parata in due tempi da El Hadary e un sinistro pericoloso di Rossi deviato in angolo due minuti dopo. Spinti da un Gattuso in crescendo gli azzurri sembravano sul punto di passare e quando al 34' Zidan si fermava per infortunio muscolare la competitività dei campioni d'Africa pareva destinata a ridursi al lumicino. Invece incredibilmente il centravanti rientrava in campo e, magari saltellando per il dolore ogni quattro passi, dopo scambio con Abouitrika forniva pure un bell'assist a Homos al 38': ci metteva una pezza Zambrotta con un intervento alla disperata. Ma la frittata azzurra prendeva forma al 40'. Buffon deviava in angolo un tiro da lontano di Abd Rabbou, a calciare andava Aboutrika. Cannavaro si faceva anticipare, De Rossi era fuori tempo e da due passi Homos metteva in rete di testa.

LA RIPRESA - Nella ripresa la prima grande opportunità azzurrà arrivava al 9' quando un lancio delizioso di Quagliarella smarcava Iaquinta a tu per tu con il portiere: lo juventino, pur stoppando con difficoltà, andava al tiro, ma El Hadari neutralizzava. Al 13' tra gli egiziani usciva Zidan e Lippi sostituiva Rossi e Gattuso con Toni e Montolivo. Al 17' una punizione di Pirlo fuori di poichissimo provocava brividi agli egiziani, e subito dopo il ct azzurro si giocava l'ultima carta, Pepe. L'esterno metteva subito una bella palla al centro, Iaquinta e Toni mancavano l'appuntamento di un istante. Sbagliava ancora Iaquinta da distanza ravvicinata al 25' (tiro centrale) e qualche minuto dopo era Montolivo a buttare al vento un'altra occasione calciando male dal dischetto su assist di Iaquinta. Ed allora con i suoi tutti chiusi all'indietro, alla mezz'ora in un alleggerimento ci provava Aboutrika a chiudere la gara: ma il suo tiro secco finiva alto di poco. Il duello personale tra Iaquinta e El Hadary registrava un altro episodio a favore del portiere al 33' (parata in due tempi sulla linea), ed al 41' su un tiro cross dello juventino era la traversa a negare il pareggio agli azzurri: l'Ellis Park poteva gioire, gli egiziani ringraziare.

 
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SGGK Shino Aburame™
view post Posted on 19/6/2009, 13:35




E pensiamo di poter rivincere il Mondiale... :wakka:
Toni sarebbe cosa da Lega Pro Seconda Divisione. E Pepe non sarebbe titolare nemmeno nel Sant'Agata. :wakka: Ieri Chiellini sembrava Melleberg :wakka: E l'unico che ci metteva anima era Iaquinta :inchino:
El Hadary :inchino: :inchino: :inchino:
 
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all-capone
view post Posted on 19/6/2009, 13:54




ancora è presto per parlare di mondiale. se è vero che chi vince la confederations non vince il mondiale sono contento di uscire subito
 
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SGGK Shino Aburame™
view post Posted on 21/6/2009, 09:10




BLOEMFONTEIN (Sud Africa), 20 giugno 2009 - Il doppio record della Spagna, la qualificazione del Sud Africa. Sono questi i verdetti che arrivano dal Free State Stadium di Bloemfontein. A prescindere da come finirà la Confederations Cup, la nazionale di Del Bosque si guadagna un posto nella storia del calcio per due motivi. Con 15 vittorie consecutive, stabilisce un primato assoluto. E con 35 gare di fila senza sconfitte eguaglia il Brasile, capace di infilare questa striscia positiva tra il '93 e il '96. I padroni di casa, pur battuti, ringraziano la Nuova Zelanda, che non cede all'Iraq ed elimina gli asiatici.

mhlongo e non fanteni — La consapevolezza che il pareggio garantirebbe l'accesso alle semifinali fa sì che i Bafana Bafana inizino la partita in maniera accorta. E molto rude. In attacco viene sacrificato Fanteni per imbottire il centrocampo con l'interditore Mhlongo: chiaro l'intento di rendere meno scorrevole il palleggio di Xavi e Busquets, asse catalano nella cabina di regia delle furie rosse. Quando si trova ad affrontare squadre chiuse (ricordate la sfida con l'Italia all'ultimo Europeo), la Spagna fa ovviamente più fatica a sfondare: in campo ci sono quasi tutti i titolari l'impostazione di gioco si basa sulla solita rete di passaggi bassi e rapidi, ma non è semplice trovare varchi, soprattutto se poi Villa spreca un paio di buone idee degli esterni Fabregas e Riera.


Sudafricani abbracciati in campo e trepidanti sugli spalti. Ap super khune — Khune, giovane e interessante portiere africano, si supera su Torres per fermare la migliore occasione spagnola del primo tempo. Per il resto, un tuffo su una punizione di Riera e nessuna necessità di compiere altri miracoli. Allora il Sud Africa prende coraggio e scatena il contropiede con i suoi uomini più tecnici: Pienaar tocca sempre il pallone con classe, Parker è veloce e dinamico e spaventa Reina con un tiraccio da buona posizione. Come lui Modise, l'esterno sinistro, ancora ispirato da Pienaar. Il pareggio all'intervallo non è un risultato bugiardo.

villa nel male e nel bene — La ripresa, però, inizia nel segno dei campioni d'Europa. Al 5', Villa serve Fabregas che taglia in area e viene falciato da Mokoena. E' rigore. Dal dischetto, il "guaje" rende ancora più complicata la sua serata facendosi bloccare da una strepitoso Khune, sveglio anche sulla successiva ribattuta. Pericolo scampato per gli africani? Niente affatto. Perché un istante più tardi, al 7', Villa dimostra di essere un campione vero e si riscatta con una prodezza, convertendo in gol il prezioso assist di Riera. E' il suo 31° gol in nazionale, festeggiato prima di lasciar posto a Pablo Hernandez.

iraq fermato — Il raddoppio che chiude i conti è opera di Llorente, a sua volta subentrato a Torres. Al 27', una punizione rasoterra di Xavi invita Fabregas al tiro e l'attaccante dell'Athletic Bilbao è rapido a correggere in porta da due passi per il 2-0. E' l'8° gol spagnolo in questa Confederations, a fronte di zero reti incassate. Davvero niente male. A quel punto, la partita di Bloemfontein diventa meno importante di quella di Johannesburg. La Nuova Zelanda inchioda l'Iraq sullo 0-0 e il pubblico sudafricano non chiede di meglio. Al Free State Stadium, è notte di festa per tutti.

 
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all-capone
view post Posted on 22/6/2009, 07:00




Il Brasile manda a casa l'Italia

L'Italia saluta la Confederations Cup crollando a Pretoria contro il Brasile. Finisce 3-0, con la Nazionale verdeoro capace di chiudere il match già nel primo tempo con la doppietta di Luis Fabiano (37' e 43') e l'autorete di Dossena subito prima dell'intervallo. Azzurri a 3 punti come Egitto e Usa, ma eliminati per il criterio del numero di gol segnati, che premia gli Stati Uniti, vincitori per 3-0, a sorpresa, contro l'Egitto.

LA PARTITA

Bastava un gol. Non certo a cancellare la realtà di un primo tempo in cui il Brasile ci ha messo sotto perfino oltre il punteggio, già di per sè pesantissimo. Bastava un gol per continuare l'avventura e andare a cercare in semifinale la rivincita con la Spagna, che un anno fa ci aveva eliminato dagli Europei di Austria e Svizzera.
Il complicato regolamento della Confederations Cup ci rispedisce invece a casa, in virtù di un terzo posto nel Girone B dovuto proprio al numero di reti messe a segno, tre, contro le quattro degli Stati Uniti. Inutile aver battuto 3-1 gli Usa nello scontro diretto (valido solo come terzo criterio di selezione), vista la parità nella differenza reti complessiva e lo svantaggio alla voce gol fatti.
Non che l'Italia contro i verdeoro di Dunga abbia fatto molto per meritarsi la promozione alla fase finale del torneo sudafricano. Nel primo tempo il 4-3-3 di Lippi ha fatto acqua da tutte le parti, perforato dalla velocità di Maicon e Kakà e affondato dalla precisione di Luis Fabiano.
Impalpabile, ancora una volta, Toni. Male anche Iaquinta, fuori dopo meno di 40 minuti. Meglio gli azzurri nella ripresa, col 4-4-2, con Pepe inserito a destra (il cambio è stato con Montolivo) a dare spinta e quantità, anche se in un paio di occasioni all'esterno dell'Udinese è mancata la capacità di cogliere l'attimo. Il Brasile nella ripresa s'è limitato al minimo sindacale, traballando non poco davanti a Julio Cesar, bravo ad opporsi ad un paio di siluri di Giuseppe Rossi. Lampi utili appena a squarciare la mediocrità dell'esperienza azzurra in Sud Africa. Per vedere almeno un pochino di sole bastava un gol. Invece no. E' buio pesto, sui campioni del Mondo.
 
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SGGK Shino Aburame™
view post Posted on 22/6/2009, 13:52




Che figura di merda ! Lippi a casa !!! Non può schierare Zambrotta, Toni, Dossena contro i pentacampioni del mondo. Continuiamo a mettere Zambrotta solo perchè è stato campione del mondo. Bene, Santon non giocherà mai e poi vorrò vedere quando ci sarà il cambio generazionale. Santon lo doveva fare giocare contro il Brasile :titto: sono sicuro che non avrebbe sentito la pressione, in Champions ha debuttato contro il Manchester, mica cazzi, ed è stato l'ombra di Ronaldo per tutta la partita :titto: Pirlo, Gattuto e De Rossi non si dovevano convocare :titto: sono in una condizione fisica pietosa :titto:
 
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9 replies since 15/6/2009, 14:57   48 views
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