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| L'Arsenal FC cercherà di confermare la tradizione favorevole contro le squadre italiane in occasione della sfida contro l'AS Roma negli ottavi di UEFA Champions League: Arsène Wenger prevede però un incontro equilibrato e sottolinea l'importanza di evitare errori.
Squadra tecnica I londinesi hanno perso solo cinque delle 23 partite giocate contro squadre italiane nelle competizioni UEFA collezionando anche dieci vittorie, tra cui quella per 2-0 contro l'AC Milan nella stessa fase la passata stagione. Wenger ha però elogiato la squadra giallorossa: "La Roma è una squadra tecnica con giocatori come [Daniele] De Rossi, [Alberto] Aquilani, [Simone] Perrotta, [Rodrigo] Taddei, [Júlio] Baptista. Sono una squadra contro cui devi difendere molto bene. Giocano un calcio simile a quello del Barcellona, sarà una sfida molto equilibrata".
Motivazione extra Inoltre i giallorossi avranno la motivazione ulteriore data dal fatto che la finale si giocherà proprio all'Olimpico: "E' un grande incentivo per la Roma - ha detto il francese, che però è fiducioso per le possibilità della sua squadra nella competizione - Ovviamente abbiamo buone possibilità di vincere, le stesse di ogni altra squadra, ma adesso inizia un torneo diverso. Prima era un girone, adesso è dentro o fuori. Il livello di forma il giorno della partita sarà determinante. Prima si poteva sbagliare una partita e restare in corsa. Adesso sbagli cinque minuti su 180 e sei fuori".
Brutti ricordi La Roma sarà anche uscita dall'Europa per mano di squadre inglesi nelle ultime tre stagioni (contro il Middlesbrough FC in Coppa UEFA e due volte contro il Manchester United FC in UEFA Champions League), ma Luciano Spalletti resta ottimista: "Aver preso l'Arsenal è bello - ha detto l'allenatore della Roma -. Noi siamo una squadra che ha bisogno di duelli e di sfide importanti. E' senza dubbio una gara stimolante e difficile".
Giovani e forti Il tecnico della Roma apprezza molto l'organizzazione dell'Arsenal. " E' sicuramente tra i club più organizzati a livello mondiale, ha dei ricambi formidabili, i giovani più forti nello scenario europeo. Wenger è un grande allenatore, soprattutto nell’insegnare calcio ai ragazzi giovani”.
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